Frode ai danni delle assicurazioni, il Tribunale di Napoli assolve l’urologo nocerino Alfonso Baio
Il Tribunale di Napoli, Quinta Sezione Penale, ha pronunciato sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” nei confronti di Alfonso Baio, noto urologo nocerino, difeso dagli avvocati Michele Tedesco e Vincenzo Bonelli, imputato di associazione per delinquere volta a commettere delitti di frode in danno delle compagnie di assicurazione. In particolare, secondo l’accusa Baio, quale organizzatore del sodalizio criminale, in qualità di CTU designato dal Giudice di Pace di Amalfi nei procedimenti civili di risarcimento dei danni per falsi sinistri stradali redigeva- secondo la procura salernitana- falsi pareri tecnici. Si tratta di una vicenda giudiziaria particolarmente delicata in quanto Alfonso Baio nella fase delle indagini preliminari fu sottoposto a misure restrittive della libertà personale, in virtù di ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno, che, alla luce del verdetto accusatorio si sono rivelate ingiuste. Successivamente, gli atti furono trasmessi per competenza al Tribunale di Napoli dinanzi al quale si è celebrato il processo. In realtà, dalla documentazione esibita dalla difesa, dai testi escussi e dall’analisi compiuta anche dal consulente tecnico dell’imputato nel corso della lunga istruttoria dibattimentale, è emersa la correttezza dell’operato del professionista nocerino nello svolgimento delle funzioni di Ctu designato nelle cause civili radicate dinanzi al Giudice di Pace di Amalfi. La complessa istruttoria dibattimentale, dunque, ha rivelato la completa infondatezza delle accuse ascritte a Baio il quale, dopo aver assistito alla lettura del verdetto assolutorio, ha esclamato: “E’ finito un incubo durato sei anni, ho riconquistato la mia dignità”. La vicenda, infatti, prende corpo nel 214 con un blitz dei carabinieri tra l’agro nocerino sarnese e la costiera amalfitana. Furono coinvolti anche altri professionisti come avvocati e medici. La posizione principale era proprio quella del medico Alfonso Baio, in servizio all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, nelle mansioni di consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice di pace in 23 casi. Soddisfazione è stata espressa anche dal collegio difensivo composto dagli avvocati Michele Tedesco e Vincenzo Bonelli – che da sempre hanno creduto nell’innocenza dell’imputato – in quanto ha decretato la fine di una lunga e complessa vicenda giudiziaria che ha inciso profondamente sulla vita di Alfonso Baio.